Clown Workshop
Staccarsi dalla quotidianità per afferrare l’extra-ordinario che c’è in ognuno di noi.
Il clown per me è energia allo stato puro; una forza – un istinto – che nasce dallo stomaco e si espande in tutte le parti del corpo.
Uno stato d’animo piuttosto che un semplice “personaggio teatrale”; un approccio consapevolmen- te positivo nei confronti della vita nonostante le difficoltà e le ingiustizie che ci circondano.
Il clown, al pari del bambino, è libero: può ridere e giocare con tutto e sopratutto può infrangere le regole perché è mosso da un’istinto primitivo che trae forza dal profondo e che, venendo fuori, ci libera da tutte le nostre paure, pregiudizi e convenzioni sociali.
Il clown al pari del bambino è spontaneo ed innocente, ingenuo.
Ma al tempo stesso presuppone una grande conoscenza di noi stessi ed autoironia, per mettere in ridicolo ed in gioco tutti i nostri pregi ma sopratutto difetti, fisici e caratteriali, ed esaltando tutte le nostre passioni ed ossessioni.
Ci insegna a vivere nel presente stando vigili su ciò che ci circonda, perché è nell’imprevisto che si nasconde la sua più grande risorsa.
Il clown vive nell’errore, nel fallimento, perché è in quell’istante che si manifesta tutta la sua gene- rosità, semplicità ed ingenuità. Quel momento nel quale commettiamo uno sbaglio plateale e non possiamo fare altro che accettarlo davanti a tutti per poi ribaltarlo a nostro vantaggio.
Il naso rosso da clown è la maschera più piccola del mondo, una delle maschere più potenti per- ché è da essa che scaturisce la risata. Ma essendo così piccola non ci permette di nasconderci, di mentire…ed esige da noi il massimo di verità e di umanità.
Quando si impara a rendersi conto di tutto ciò, la fragilità propria dell’essere umano diviene l’arma più grande per essere amati dal pubblico.
In un momento storico così difficile e complesso, per me, il clown deve cercare di raggiungere un linguaggio quanto più universale al di là delle differenze linguistiche, di razza o religione per far della risata uno strumento liberatorio, uno strumento di uguaglianza, di pace e quindi d’amore.
Il workshop sarà articolato in più fasi: una parte “spirituale” legata all’energia, alla concentrazione ed all’ascolto, una parte fisica per essere consapevoli del nostro corpo e per poterlo sfruttare al meglio, ed una parte “creativa” più strettamente legata al clown ed al gioco teatrale.
Si cercherà di “con-centrarsi” su noi stessi trovando il ridicolo che c’è in ognuno di noi: imparare ad accettarlo e a farlo diventare la nostra carta vincente. Si metteranno le basi per iniziare così a co- struire un personaggio clownesco che potrà essere arricchito prendendo spunto anche dal mondo degli animali, dei materiali e dei colori.
Tutto questo attraverso numerosi giochi di improvvisazione (singoli e di gruppo).
All’interno del laboratorio è prevista anche un breve parte teorica dedicata alla comicità ed alla sto- ria del clown finalizzata ad offrire materiale di approfondimento indispensabile per volere prosegui- re un proprio percorso di ricerca. Uno sguardo sul clown contemporaneo e sulle sue origini.
Durata workshop:
1 giorno 8 h o 2 giorni 10 h o 3 giorni 9\12 h
Numero partecipanti: minimo 8 \ max 16
Rivolto a: adolescenti e adulti